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23 marzo 1919


Alla fine del 2018 avevo preannunciato che quest'anno avrei portato in scena qualcosa di nuovo. Marzo, in particolare, sarà un mese di fuoco, perché mi permetterà di realizzare non uno, ma due progetti che ho in cantiere da molto tempo.


Questo è uno: il 23 marzo, infatti, cadrà il centenario della fondazione dei Fasci di Combattimento. Cent'anni fa, in un'Italia a pezzi dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, l'allora direttore di giornale Benito Mussolini convocò in Piazza San Sepolcro a Milano la prima adunata del movimento dal quale, due anni e numerose modifiche concettuali dopo, sarebbe nato il PNF. Ho pensato molto alla realizzazione di questo racconto, ma alla fine ho ritenuto che fosse una forma di necessità: si parla molto di un ritorno del Fascismo oggi, nei linguaggi, in certe manifestazioni al potere.


Chi mi conosce sa quanto io sia restio a mescolare le carte della Storia, preferendo credere che ogni momento del cammino dell'Uomo su questo pianeta abbia una propria identità e delle proprie caratteristiche chiare. Allo stesso tempo, però, ritengo che l'unico modo per decifrare questi linguaggi sia conoscere e che, quindi, non esista modo migliore per capire il Fascismo/i fascismi se non studiando, spiegando, raccontando quelle cause, quelle necessità che si celavano alle loro spalle. In 23 marzo 1919 cercherò di fare proprio questo: scavare alle origini del Fascismo, capire perché sia nato e, soprattutto, perché nessuno sia riuscito a fermarne l'ascesa.

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