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La storia dell'Olocausto si costruisce anche attraverso i simboli. I triangoli colorati, ad esempio, che venivano utilizzati per distinguere i prigionieri dei KL o KZ, ovvero i "konzentrazionlager".
Simboli, però, la cui storia travalica i confini cronologici della Seconda Guerra Mondiale, per tornare indietro agli anni che vanno dall'ascesa al potere di Hitler allo scoppio del conflitto e, ancora a ritroso, alle prime esperienze di campi di concentramento (i campi cubani di Weyler y Nicolau, quelli americani nelle Filippine, i laagers inglesi durante le Guerre Boere o ancora quelli tedeschi in Namibia durante il genocidio degli Herero) all'inizio del Novecento.
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